Profili fiscali, finanziari ed economico-aziendali connessi alla “sostenibilità green”

Nel corso del Convegno “ARE YOU GREEN?: Idee, riflessioni, proposte per il mondo che ci circonda (ieri, oggi, domani)”, che si è svolto nell’Aula Magna del Rettorato dell’Università degli Studi di Messina dal 22 al 24 novembre 2022, la “materia del green” – nelle sessioni in cui è stata suddivisa l’interessante ed attuale assise – è stata esaminata sotto diversi aspetti da Chiarissimi relatori, dando luogo ad una “ricerca scientifica interdisciplinare” della citata tematica. L’ottava sessione, in particolare, presieduta dalla Prof.ssa Luisa Pulejo, è stata incentrata sugli aspetti fiscali, finanziari ed economico-aziendali della “sostenibilità green”.

L’analisi della relazione della fiscalità ambientale con il territorio è una tematica discussa non solo in Italia; la possibilità di utilizzare il gettito tributario per finanziare le iniziative connesse alla salvaguardia dell’ambiente da tempo è, infatti, al centro di un ampio dibattito internazionale, ed in particolare all’interno dell’Unione Europea. Il diritto alla tutela dell’ambiente e del territorio costituisce un diritto economico-sociale basilare per le moderne civiltà, che si può fattivamente realizzare anche attraverso una “adeguata” imposizione fiscale. Nel corso del citato Convegno, la Prof.ssa Patrizia Accordino si è soffermata sulle possibili prospettive in materia fiscale, affinchè lo Stato, ma anche le regioni ed i comuni, possano reperire – attraverso il gettito tributario – le risorse monetarie necessarie per poter meglio tutelare l’ambiente ed il territorio. Un altro aspetto della fiscalità ambientale: “La tassazione degli intangibles nella prospettiva della sostenibilità digitale” è stata esaminata dalla Prof.ssa Maria Vittoria Serranò e dalla Prof.ssa Santa De Marco.

Gli strumenti finanziari, ed in particolare i contributi pubblici, necessari per poter realizzare una efficace transizione ecologica costituiscono un “elemento strategico” della futura economia e possono contribuire a sostenere la transizione ecologica verso una esistenza “a misura d’uomo”, mediante il finanziamento: delle fonti energetiche rinnovabili, di una efficiente economia circolare, dell’ottimale ciclo di vita dei rifiuti, di una industria 4.0, della mobilità elettrica da energie rinnovabili, ecc… . Sulla materia il Prof. Roberto Caratozzolo ha approfondito le “luci e le ombre” degli strumenti finanziari necessari per poter realizzare una ottimale transizione ecologica europea. Il Prof. Francesco Ciraolo, invece, ha relazionato sugli “obiettivi di sostenibilità” delle Autorità di vigilanza sui mercati finanziari; mentre la Prof.ssa Brunella Russo si è soffermata sul rapporto tra “etica e sostenibilità” in merito alle nuove convergenze per la finanza di domani.

I cambiamenti climatici e l’incuria dell’ambiente costituiscono una grande minaccia per l’Unione Europea, ma anche per l’intero pianeta. Per poter superare le sfide connesse alla transizione energetica l’Unione Europea ha realizzato diverse linee di intervento tese a trasformare l’Europa in un’economia moderna, efficiente e competitiva, in modo da: rilanciare l’economia grazie alla tecnologia verde, creare industrie e trasporti sostenibili e ridurre l’inquinamento. Sulle sfide della transizione verde si è soffermata la Prof.ssa Monica Musolino, che ha analizzato, in particolare, le “energie di comunità” e la “riconfigurazione del settore energetico”.

Un plauso, oltre che ai chiarissimi relatori, anche alla Prof.ssa Luisa Pulejo che con esperienza, professionalità e sapienza ha presentato la sessione, moderato i lavori, introdotto le relazioni dei relatori ed ha chiuso la sessione.

Un elogio al Comitato Scientifico per la lodevole iniziativa realizzata, composto dai docenti Prof. Roberto Amagliani, Prof. Mario Calogero, Prof. Luigi Chiara, Prof. Franco Di Sciullo, Prof. Giovanni Moschella, Prof.ssa Daniela Novarese, Prof.ssa Lina Panella, Prof. Fabrizio Tigano.

L’auspicio è quello che iniziative di questo spessore possano contribuire ad aumentare la consapevolezza tra i cittadini, ed in particolare tra gli studenti, dell’importanza della cultura, anche in campo ambientale, in modo da meglio riflettere per coltivare idee e suggerire proposte, in modo da migliorare il mondo che ci circonda.

Pubblicato da Francesco Pellico

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