l’Aran e le parti sindacali hanno sottoscritto in via definitiva il testo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro – Comparto Funzioni Centrali periodo 2022/2024 (ministeri, agenzie fiscali ed enti pubblici non economici). A seguito di tale firma, dal giorno successivo, il contratto può entrare definitivamente in vigore ed esplicherà i suoi effetti nei confronti di tutti i dipendenti rientranti nel comparto delle Funzioni Centrali.
La firma sul contratto è stata apposta da Fp-Cisl, Confsal Unsa, Flp e Confintesa Fp, che rappresentano il 54,6% dei lavoratori, mentre altre sigle sindacali, tra cui Cgil, Uil e Usb, non hanno aderito all’accordo.
“Questo contratto – spiega Maurizio Petriccioli, Segretario Generale della Cisl Fp, a margine della sottoscrizione definitiva del contratto in sede Aran– garantisce un aumento medio pari al 6% delle retribuzioni, un miglioramento significativo rispetto ai precedenti rinnovi (4,07% nel 2019-2021 e 3,48% nel 2016-2018). Tradotto in cifre, parliamo di un incremento mensile medio di oltre 165 euro lordi per i dipendenti delle funzioni centrali, con benefici evidenti su tutte le qualifiche: operatori, assistenti, funzionari ed elevate professionalità. È una risposta concreta al caro vita e una boccata d’ossigeno per chi lavora quotidianamente al servizio dei cittadini”. E ancora “Il contratto include importanti novità sul fronte delle progressioni verticali, delle tutele sul lavoro agile e delle misure per conciliare vita personale e professionale, con la conquista, in via sperimentale, dell’articolazione dell’orario di lavoro settimanale su quattro giorni. Sono poi stati rafforzati i diritti individuali e familiari, oltre che le relazioni sindacali e la contrattazione collettiva a livello di sede. Tutti questi risultati sono il frutto di un dialogo costruttivo e responsabile”.
Fp Cgil, Uil Pa e Usb, in un comunicato congiunto, invece, hanno confermato il “giudizio negativo su un contratto che, per la prima volta, non recupera con gli aumenti stipendiali il maggiore peso dell’inflazione registrato nel triennio di rifermento. A fronte, infatti, di una inflazione complessiva registrata per gli anni 2022, 2023 e 2024, pari al 15,4 per cento, le risorse del contratto sono il 5,78 per cento che nonostante produca adeguamenti sul tabellare di poco più alti non recuperano neanche l’inflazione”.
Gli elementi maggiormente caratterizzanti del contratto sono:
- miglioramenti nella regolamentazione del lavoro a distanza anche mediante un possibile ampliamento delle giornate svolte in tale modalità per i lavoratori che abbiano particolari esigenze di salute o necessità di assistere familiari disabili;
- possibilità di erogazione del buono pasto anche nelle giornate di lavoro svolte in modalità agile;
- possibilità, in via sperimentale e garantendo comunque qualità e livello dei servizi resi all’utenza, di poter articolare l’orario di lavoro di 36 ore settimanali su quattro giorni, previa adesione volontaria da parte dei lavoratori;
- rivisitazione di alcuni istituti normo-economici previsti dal precedente CCNL, che ha portato all’ampliamento delle ore di permesso per espletamento di visite, terapie o prestazioni diagnostiche, ai dipendenti con più di 60 anni di età;
- previsione, in linea con gli indirizzi normativi europei e nazionali, di una nuova clausola sull’ “Age management”, con l’introduzione di strumenti organizzativi atti a valorizzare i punti di forza delle diverse generazioni presenti nelle amministrazioni, affrontare l’invecchiamento della forza lavoro, gestire il prolungamento della vita lavorativa e promuovere le pari opportunità fra lavoratori di diverse fasce di età.
In materia di trattamento economico, l’accordo riconosce ai dipendenti un incremento stipendiale medio di circa 165 euro per 13 mensilità.
Gli aumenti salariali saranno visibili in busta paga tra febbraio e marzo 2025. Parte dell’incremento, comunque, è stato già anticipato dall’indennità di vacanza contrattuale erogata a fine 2023.
Si passa adesso alle trattative per il triennio 2025/2027.
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Il CCNL con le tabelle (Fonte Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni)