Messina, altri 10 Agenti del Corpo di Polizia Municipale hanno giurato a Palazzo Zanca

Sono proseguiti ieri, sabato 12, i giuramenti di Agenti di Polizia Municipale con altre 10 unità a testimoniare l’impegno di “questa Amministrazione volta ad implementare l’organico al fine di consentire un più attento controllo del territorio e l’impiego in servizi a più ampio spettro”, ha detto il Sindaco De Luca. “Sono orgoglioso, unitamente all’Assessore al ramo Dafne Musolino, il Direttore Generale Federico Basile e il Comandante vicario commissario Giovanni Giardina, presenti alla lettura della formula di giuramento. La qualifica conseguita mette in condizione l’Ente di potere usufruire della loro collaborazione a seguito della partecipazione e successivo superamento della selezione pubblica. È fondamentale che continuiate ad amare il lavoro che svolgete – ha proseguito De Luca – perché abbiamo vissuto insieme le procedure con il rischio di non essere inseriti, e abbiamo fatto anche un investimento con la consapevolezza che si tratta di un servizio che deve essere modificato e revisionato perché è importante adeguarlo alle esigenze della collettività. Infatti è indispensabile tenere presente il principio di essere al servizio della comunità e non delle proprie visioni. Principio che vale sia per gli inquilini permanenti del Palazzo che per quelli transitori come noi. Gli Agenti di Polizia municipale non sono normali dipendenti comunali perché rispetto agli altri colleghi hanno la responsabilità di rappresentare fuori dal Palazzo l’autorevolezza del Sindaco, e per legge sono l’unica categoria funzionalmente subordinata al Sindaco, e non è un caso perché un loro errore rispetto ad un collega che non fa parte del Corpo rappresenta un aggravante. Pertanto, bisogna amare il vostro lavoro e farlo diventare una passione consapevoli sempre di essere impiegati speciali ma la specialità va coltivata ogni giorno”. Il Sindaco poi nel ringraziarli per avere sollecitato al Commissario Giardina il giuramento alla sua presenza, ha concluso “ciò mi inorgoglisce e vi dico arrivederci con l’auspicio, se la comunità deciderà il nostro ritorno in questo Palazzo, di continuare a lavorare con tutti voi per il bene della Città”.

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