Messina, celebrata la Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze Armate

A piazza Unione Europea si è tenuta stamani la tradizionale cerimonia del 4 novembre, “Festa dell’Unità nazionale e Giornata delle Forze armate”, con lo schieramento del Reparto Interforze, composto da rappresentanze dell’Esercito, dell’Arma dei Carabinieri, della Marina Militare, della Polizia di Stato, della Guardia di Finanza e dell’Aeronautica militare. Alla presenza del Prefetto Cosima Di Stani, del Sindaco Federico Basile, del Comandante interregionale Carabinieri “Culqualber”, Generale di Corpo d’armata Riccardo Galletta, dei vertici delle Forze dell’Ordine, dell’Arcivescovo Mons. Giovanni Accolla, di Parlamentari nazionali e regionali, e rappresentanti delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma e della Croce Rossa Italiana, è stata deposta la co-rona d’alloro al Monumento ai Caduti della Grande Guerra. All’evento hanno preso parte inoltre i Gonfaloni, della Città di Messina decorato con Medaglia d’oro al Valor militare, e della Città Me-tropolitana, il Medagliere del Nastro Azzurro, i Vessilli ed i Labari delle associazioni combattentistiche e d’arma e una delegazione di studenti. Dopo l’Alzabandiera sulle note dell’Inno nazionale, un rappresentante dell’Arma dei Carabinieri ha dato lettura del messaggio del Presidente della Repubblica. Il Sindaco Basile ha ricordato che la Città di Messina, fedele come sempre alle sue più nobili tradizioni, anche quest’anno ha celebrato la ricorrenza del 4 novembre per rendere un doveroso omaggio al valore e alla dedizione, nel nome della Patria, delle nostre Forze Armate e ai gloriosi caduti. “Per l’occasione rivolgiamo – ha detto il Sindaco – un pensiero di riconoscenza ai Combattenti, ai Mutilati ed Invalidi di guerra, ai Decorati al Valor Militare e alle Forze Armate poste a difesa della Patria e auspichiamo che la ricorrenza odierna sia occasione di studio, di riflessione e di confronto perché il passato e le lezioni che ci sono state date dalla storia ci aiutino a comprendere il significato del presente e del nostro ruolo di adulti, di giovani, di politici, di educatori, di responsabili della nostra comunità con sentimenti di rinnovata vicinanza gli uni per gli altri”.

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