Il 17 dicembre pranzo di Natale nel Santuario di S. Antonio per sostenere la mensa del povero. Torna la pesca di beneficenza

Busseranno al cuore dei messinesi i Padri Rogazionisti e volontari della Basilica Santuario di Sant’Antonio. È alle porte il primo Natale libero dalle restrizioni della pandemia e che sarà scandito da più momenti di solidarietà e generosità. Ultimi preparativi nel quartiere generale dell’Istituto antoniano maschile di via S. Cecilia, dove hanno sede la mensa del povero e l’orfanotrofio, per il ritorno della tradizionale Pesca di beneficenza natalizia. Un appuntamento atteso dai benefattori antoniani, che potranno visitare la pesca dall’8 dicembre, nei locali del museo Avignone siti accanto alla Cripta di sant’Annibale, al pianoterra del santuario di Sant’Antonio. La pesca resterà aperta per tutto il periodo delle festività. Le volontarie del comitato feste antoniane che in questi giorni hanno curato l’allestimento, sono pronte ad accogliere e consigliare i visitatori nella scelta degli articoli che comporranno la pesca. Ma il Natale dei Padri Rogazionisti, in questo anno di ritrovata normalità, si annuncia ancor più speciale e con diverse novità. Il 17 dicembre le volontarie dell’associazione caritatevole  “Le Figlie di Maria”, apparecchieranno la tavola per le famiglie messinesi che sceglieranno di pranzare, in un ristorante esclusivo: le sale del Santuario di Sant’Antonio. Il ricavato del pranzo, venti euro a persona, verrà devoluto a sostegno delle missioni in India. Le prenotazioni saranno accolte fino al 13 dicembre. Coordinatrice dell’iniziativa Maria Leonardi. “Con il ritorno della pesca di beneficenza – affermano il rettore del Santuario, padre Mario Magro e il direttore generale dell’istituto antoniano maschile, padre Giorgio Nalin – dei presepi e di nuovi eventi benefici pronti a debuttare, finalmente si tornerà ad assaporare la gioia autentica del Natale senza più filtri e paure”.

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