Scuola, firmato all’ARAN contratto parte economica. Aumenti e arretrati col cedolino di dicembre

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Dopo la sottoscrizione dell’accordo politico di ieri sera tra il Ministero dell’Istruzione e del Merito e le organizzazioni sindacali del comparto istruzione e ricerca, oggi pomeriggio all’ARAN è stato firmato  con tutte le organizzazioni sindacali rappresentative l’accordo per erogare l’anticipazione della parte economica del Comparto Istruzione e ricerca 2019-2021, che interessa poco più di un milione e duecentomila dipendenti appartenenti ai settori scuola, AFAM  Università (con esclusione dei docenti) ed enti di ricerca.

Così come prevede l’accordo politico di ieri sera, la firma del contratto consente anzitutto un’anticipazione relativa alla parte economica, che permetterà al personale scolastico di avere già nel cedolino di dicembre le somme relative agli arretrati maturati, per una voce media di 2000 euro, oltre – naturalmente- lo stipendio e tredicesima.

Nell’accordo è anche prevista una disponibilità finanziaria pari a 100 milioni di euro, deliberata nel Consiglio dei Ministri di eri sera, da destinare alla componente fissa della retribuzione accessoria per l’anno 2022, nella misura di 85,8 milioni per i docenti e 14,2 milioni per il personale Ata. Inoltre, è stato assunto l’impegno a reperire ulteriori risorse finanziarie, anche nell’ambito della manovra di bilancio 2023, da destinare alla retribuzione tabellare del personale scolastico.

Il traguardo della firma del contratto, che prevede la prosecuzione delle trattative per la parte normativa, ha lasciato soddisfatti i rappresentanti sindacali che già ieri, attraverso i segretari generali di categoria,  avevano precisato come “L’incontro di oggi tra sindacati e ministro – segna una svolta decisiva nel confronto fra le parti per il rinnovo del contratto del comparto Istruzione e Ricerca”.

Peraltro, anche il ministro Valditara aveva dichiarato “Oggi è una giornata storica caratterizzata anzitutto da un nuovo modo di intendere il rapporto tra il governo e le parti sociali, impostato sul confronto costruttivo e sulla risoluzione pragmatica dei problemi. Questo sarà sempre l’approccio che porterò avanti con chi rappresenta i lavoratori del comparto scuola”… “Con questo accordo otteniamo lo sblocco di risorse per Natale e, grazie anche alle risorse aggiuntive di 100 milioni deliberate nel decreto legge, l’implementazione di un aumento medio dello stipendio dei docenti pari immediatamente a 100 euro mensili, e a regime a quasi 120 euro mensili, incremento più consistente degli ultimi contratti”.

Soddisfazione anche da parte sindacale. Per i segretari generali di categoria “L’incontro di oggi tra sindacati e ministro – segna una svolta decisiva nel confronto fra le parti per il rinnovo del contratto del comparto Istruzione e Ricerca.  L’accordo prevede una prima sequenza contrattuale di natura economica, da definire nella giornata di domani con l’utilizzo delle risorse disponibili, finalizzato a liquidare entro dicembre gli arretrati maturati nel corso del triennio di vigenza contrattuale e a corrispondere una prima tranche di aumento alle retribuzioni del personale”.

 

Ipotesi di contratto e tabelle

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